DESENSIBILIZZAZIONE DENTINALE CON AQUOLAB: DATI PRELIMINARI DA STUDIO PILOTA

 

 

Clinical Trial

Scopo del lavoro.

 L’irrigazione mediante acqua e ozono-derivati si è dimostrata efficace in letteratura nel trattamento di patologie del parodonto superficiale e profondo con importanti riduzione dell’alterazione flogistica e significative riduzioni della carica batteria antagonista orale. Aquolab (EB2C s.r.l. , Milano) è un’irrigatore idromediato con addizione di ozono derivato da ossigeno ambientale. L’utilizzo degli irrigatori ad ozono ha dimostrato ampia efficacia professionale e domiciliare nel contenimento di infezioni batteriche e funginee e nel wound healing in seguito a procedure chirurgiche o lesioni orali a differente etiopatogenesi.

 L'attività di Aquolab si è dimostrata utile nella riduzione della sensibilità dentinale in alcuni pazienti che avevano riferito sensazione di sollievo dopo le sedute di igiene orale eseguite con l'aggiunta del trattamento mediante acqua ozonizzata. Raccogliendo questo feedback dei pazienti è stato avviato un protocollo con test per la valutazione del dolore eseguito con due scale differenti, usando scala visual analog scale (VAS) e Numerical Rating Scale (NRS).

Casi Clinici.

 Paziente 1. Paziente donna di 65 anni, anamnesi medica positiva per ipotiroidismo, trattata con Eutirox. All'anamnesi odontoiatrica riportava parodontite e presenza di protesi fissa superiore. Lamentava sensibilità allo spazzolamento nel settore incisale inferiore e assumeva per lo stesso motivo bevande a temperatura ambiente. Prima di eseguire l'ablazione tartaro si era deciso di effettuare un trattamento con Aquolab, dopo aver somministrato il test con la scala VAS e NRS per valutare il grado di dolore dentale prima del trattamento. La paziente aveva definito il suo grado di sensibilità dentinale agli incisivi superiori nella scala NSR come 8. Aquolab era stato attivato sugli incisivi inferiori per 60 secondi con programma 1 per l'acqua e programma 3 per l'ozono. Dopo l'ablazione tartaro era stato rieseguito il passaggio con Aquolab con le stesse modalità. Il test con scala VAS e NSR era stato riproposto subito dopo il trattamento e ad un mese. Il valore definito dalla paziente sulla scala NRS era 0,5, anche al controllo mensile.

Paziente 2. Paziente uomo di 41 anni, con anamnesi patologica remota e prossima silenti. Presentava parodontite di grado lieve e sensibilità a livello degli incisivi inferiori, in corrispondenza di aree con retrazione gengivale. Veniva somministrato il test con scala VAS e NRS, dove il paziente attribuiva come dolore a livello dentinale un valore di 8 su scala NRS. Era stato eseguito un ciclo di 60 secondi con Aquolab con programma 1 per l'acqua e programma 3 per l'ozono. Il test sulla sensibilità è stato somministrato nuovamente al paziente che ha indicato come valore su scala NSR 1. Al follow up ad un mese il paziente dichiara di non avere più ipersensibilità (0 su NRS).

Paziente 3. Paziente donna di 34 anni, buona salute generale. Presentava sensibilità accentuata su 36 e 46. Veniva somministrato il test con scala VAS e NRS. La paziente identificava la sua sensibilità con valore 8 su scala NRS. Successivamente veniva eseguito un ciclo da 60 secondi su ciascuno dei due elementi coinvolti dalla ipersensibilità, con le stesse modalità precedenti. Il test veniva riproposto subito dopo e questa volta la paziente attribuiva come valore su scala NRS 7. A distanza di due settimane veniva rieseguito il trattamento con Aquolab e il test somministrato subito dopo metteva in evidenza un valore di 5 su scala NRS. Al controllo mensile la paziente ha riferito una ulteriore riduzione della sensibilità dentinale.

Scala VAS. Segmento di 10 cm dove il paziente mediante segno con la penna identifica il dolore.

 

Scala NSR. Il paziente in questo caso ha un valore numerico di riferimento da 1 a 10.

Discussione.

 La sensibilità dentinale è un argomento estremamente complesso, dove entrano in gioco diversi fattori. Diversi sono i prodotti utilizzati per la sensibilità dentinale, ma non c'è alcun lavoro in letteratura in merito all'utilizzo dell'acqua ozonizzata per ridurre tale problema. Due lavori estremamente recenti hanno messo in evidenza come l'acqua miscelata con ozono abbia effetti importanti sulla popolazione microbica orale, riducendo le colonie di S. Mutans a livelli comparibili a quelli della clorexidina, con sicuramente meno effetti collaterali. Un altro studio ha messo in evidenza come l'acqua ozonizzata influisca sulla carica batterica salivare e riduca la formazione della placca. L'acqua ozonizzata è stata proposta anche in ambito endodontico e potrebbe ridurre gli effetti collaterali derivanti dall'uso di agenti più aggressivi, ma altamente efficaci, come l'ipoclorito di sodio.

Un lavoro in vitro molto recente ha messo in evidenza come l'ozono sarebbe in grado di determinare la remineralizzazione dentinale. Implicitamente questo dato potrebbe essere interpretato come un effetto sulla riduzione della sensibilità dentinale.

Abbiamo ancora pochi dati per poter trarre delle conclusioni, ma già in 3 casi è stata riscontrata una notevole riduzione della sensibilità con trattamento idrico ozonizzato, passando da valore di 8 su scala NSR a valori prossimi allo 0 in 2 casi e a 5 su NRS in un caso. Risultati riscontrati anche con un follow up ad un mese. L'utilizzo di una miscela di acqua e ozono per la riduzione di tale fenomeno, al posto delle comuni vernici è promettente in quanto antibatterica e priva di effetti collaterali.

Full Test disponibile a richiesta ( solo per i soci Airo)

Dr.ssa Katia Canafoglia

In collaborazione con Dr.ssa Cinzia Casu

 Bibliografia.

 

1) S Sadatullah , NH Mohammed , FA Razak. Qualitative Analyses of the Antimicrobial Effect of Ozonated Water on Supragingival Plaque and Salivary Microbes. Ann Med Health Sci Res. 2014 Jul-Aug; 4(4): 526–531.

2) Lavanya anumula, kv suneel kumar, chnv murali krishna, k sree lakshmi. Antibacterial Activity of Freshly Prepared Ozonated Water and Chlorhexidine on Mutans Streptococcus When Used as an Oral Rinse – A Randomised Clinical Study Journal of Clinical and Diagnostic Research. 2017 Jul, Vol-11(7): ZC05-ZC08.

Samuel SR, Dorai S, Khatri SG, Patil ST. Effect of ozone to remineralize initial enamel caries: in situ study. Clin Oral Investig. 2016 Jun;20(5):1109-13. 2016 Jan 12.

3) Dhingra, KL Vandana. Management of gingival inflammation in orthodontic patients with ozonated water irrigation-a pilot study.Int J Dent Hygiene 9, 2011; 296–302.

 

4) Nagayoshi M(1), Kitamura C, Fukuizumi T, Nishihara T, Terashita M. Antimicrobial effect of ozonated water on bacteria invading dentinal tubules. J Endod. 2004 Nov;30(11):778-81.