I disordini temporo mandibolari (TMDs) includono diverse condizioni muscolo-scheletriche e neuromuscolari che coinvolgono i muscoli masticatori, l’articolazione temporo-mandibolare (ATM) e le strutture associate.

Segni e sintomi della patologia articolare sono frequentemente osservati nei bambini , negli adolescenti e nei pazienti adulti.

 

Alcuni studi valutano la stretta relazione di questi sintomi e il loro sviluppo durante l’adolescenza. Inoltre, come questi segni e sintomi possano essere prolungati o indotti da vari fattori anatomici, fisiopatologici e psicosociali.

Il dolore muscolare prolungato, durante la normale masticazione, può diventare una condizione cronica con dolore continuo che nel tempo può indurre mialgia cronica centralmente mediata.

 

Alcuni pazienti, con TMD cronica spesso sviluppano condizioni dolorose che colpiscono viso/testa , o altre parti corporee; queste condizioni algiche possono indurre anche condizionamenti psicologici importanti.

Ad esempio, uno studio recente che coinvolgeva giovani pazienti con TMD ha rivelato un’associazione tra dolore muscolare faciale e mal di testa.

Inoltre, lo squilibrio posturale e le parafunzioni sono state valutate come cause che possono indurre patologia articolare anche negli adulti.

 

Alcuni studi con un ampio campione sulla popolazione hanno esaminato le associazioni tra TMD e le complicanze psicologiche; condizioni di dolore e parafunzioni orali sono i sintomi legati ad alterazioni temporo mandibolari più comunemente segnalati in individui di mezza età, piuttosto che nei bambini.

 

Lo studio oggetto di revisione riferisce come gli adolescenti tra i 16-18 anni con TMDs presentino una maggiore intensità di dolore nella regione orofacciale, con conseguente maggiore difficoltà nelle loro attività quotidiane. Questo dato clinico è fondamentale al fine di porre attenzione ai disordini temporo mandibolari nei soggetti giovani e le loro strette connessioni con i disagi di concentrazione, dolore o altri sintomi scheletrici posturali ad essi associati.

Per sviluppare programmi preventivi specifici nei bambini e negli adolescenti è importante valutare le associazioni fra TMD durante l’infanzia e le manifestazioni generali manifestate in età adulta.

Per fortuna, la prevalenza di TMD in bambini che hanno ≤ 10 anni è relativamente bassa.

 

Uno studio giapponese ha recentemente valutato la prevalenza dei sintomi TMD negli adolescenti che avevano tra 11 e 15 anni al fine di valutare le relazioni tra sintomi TMD e altre condizioni, oltre il dolore orofaciale, tra cui le complicanze sulle attività quotidiane, gli stati d’ansia, il dolore al collo , il mal di denti, lo squilibrio posturale e le parafunzioni.

 

Tramite appositi questionari, con domande mirate, si è potuto valutare come la prevalenza di dolore al collo e il mal di testa era significativamente superiore nel gruppo di ragazzi con TMD rispetto ad un gruppo di controllo che non presentava alterazioni dell’articolazione temporo mandibolare. In alcuni casi sembrava che anche l’emicrania frequente possa essere associata a questa patologia nei giovani.

 

Numerosi studi hanno suggerito anche che la TMD può anche essere associata con una postura del capo in avanti . Uno studio specifico ha evidenziato miglioramenti significativi nel dolore da TMD e miglioramento dell’apertura mandibolare dopo l’aggiunta di esercizi posturali specifici.

i sintomi TMD sono stati osservati in quasi il 12% dei soggetti giovani studiati, o che almeno presentavano un segno specifico di TMD ( click articolare, dolore, emicrania frequente,…. )

 

Per quanto riguarda le differenze legate al sesso, gli studi precedenti hanno riferito che la TMD correlata al dolore o ad altri sintomi è più comune nelle ragazze rispetto ai ragazzi .

Questo fatto potrebbe essere correlato a fattori neuropsicologici e fisiologici fattori. Alcune donne sembrano avere una soglia del dolore più bassa e sono più sensibili allo stress, rispetto agli uomini. Inoltre dolore e sintomi TMD aumentano con lo sviluppo puberale nelle donne , questo potrebbe essere indotto dai cambiamenti ormonali, che pare, possano giocare un ruolo importante nell’eziologia del disturbo.

Abitudini orali o parafunzioni che coinvolgono una varietà di attività comuni (ad es., uso continuo di gomma da masticare, mangiarsi le unghie, lapisfagia, bruxismo, tensione notturna o diurna dell’occlusione) possano sovraccaricare il sistema masticatorio inducendo un ruolo eziologico nello sviluppo di TMDs .

 

I professionisti della salute devono considerare attentamente questi fattori durante le visite effettuate nei ragazzi al fine di intercettare le condizioni patologiche o i segni che le caratterizzano e porre idonee terapie in atto anche con supporti psicologici di controllo. Si ritiene che in questi casi le interazioni interdisciplinari siano le più efficaci nel trattamento di questa patologia nei bambini e negli adolescenti.

 

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