La rimozione dell’amalgama migliora la qualità di vita dei pazienti?

amalgama

Questo studio norvegese si è posto l’obiettivo di valutare come e se la rimozione dell’amalgama dentale sia in grado di influenzare la qualità di vita dei pazienti.

Il lavoro è stato redatto da un gruppo di psicologi dell’università di Bergen (Norvegia) associato a specialisti di materiali dentali, e risulta molto interessante per il metodo e le conclusioni.

In questo lavoro, sono stati valutati pazienti con alterazioni dello stato di salute difficilmente valutabili e da alcuni specialisti attribuibili all’amalgama dentale.

La ricerca ha previsto di osservare i pazienti prima, durante e dopo la rimozione di tutte le otturazioni in amalgama.

Hanno condotto interviste qualitative con i partecipanti del gruppo in trattamento. Le interviste hanno avuto luogo durante il follow-up fino a 5 anni dopo la rimozione dell’amalgama.

Utilizzando software specifici hanno condotto un’analisi esplorativa e riflessiva su alcune tematiche identificando i seguenti temi del pre e post rimozione: qualcosa non funziona nel tuo stato di salute, la sensazione di malessere corporea, il sentirsi bene con se stesso, la mancanza di sicurezza della rimozione dell’ amalgama come risoluzione dei loro problemi, il sollievo subito dopo la rimozione dell’amalgama, decidere se accettare o rinunciare a continuare la ricerca.

Estremamente interessante risulta l’ esperienza di malattia del singolo paziente.

I pazienti che soffrono di problemi di salute che non possono essere pienamente spiegati dai medici potrebbero trovare difficile il significato delle loro esperienze di malattia (Kornelsen, Atkins, Brownell & Woollard, 2015; Marra & Sim, 2006).

Come può un paziente capire il dolore e il e lo sconforto derivante quando il medico timbra la patologia con una diagnosi di dubbio in cui non vi è la soluzione a portata di mano? Come può giustificare la sofferenza quando non ha nessun quadro clinico riconducibile allo stato di sofferenza?

Queste osservazioni devono indurre il medico ad una grande sensibilità psicologica, o di avvalersi di supporto psicologico , nel trattare i pazienti a cui non si riesce a fare diagnosi ne a dare terapie atte alla risoluzione del quadro clinico.

È ben noto che vapori di mercurio rilasciate dalle otturazioni in amalgama possono essere inalate e assorbito nel flusso sanguigno (Clarkson, Magos & Myers, 2003). Alcuni pazienti temono che il loro stato di salute, di difficile spiegazione, potrebbe essere causato o aggravato dal mercurio rilasciato dai loro materiali da otturazione di amalgama (Sjursen et al., 2014; Tillberg et al., 2005).

I pazienti che attribuiscono alterati stati di salute alle loro otturazioni di amalgama dentale sono un gruppo eterogeneo. Comune a tutti loro è che essi soffrono di stati di salute inspiegabili o parzialmente spiegabili e credono che questi stati siano causati o aggravati dalle loro otturazioni in amalgama. Per alcuni di loro, specifici disturbi locali quali le alterazioni del gusto, la secchezza della bocca e dolore intraorale aspecifico sono attribuibili all’amalgama dentale.

La maggior parte delle persone coinvolte nel gruppo di ricerca descriveva un numero di almeno due sintomi, o locale o generale. Stanchezza, mal di testa, dolore muscolare o articolare, problemi con la memoria e la concentrazione sono fra i più citati (Langworth, Bjo¨ rkman, Elinder, Ja¨rup,& Savlin, 2002; Rkman Lygre, Gjerdet & Bjo¨, 2005; Villalaobos, Lygre, Gro¨ nningsæter & Gjerdet, 2004).

Per alcuni, il contatto da amalgama potrebbe indurre reazioni allergiche, in questo caso la rimozione delle otturazioni di amalgama in contatto con tali lesioni è in genere consigliabile (Issa, Brunton, Glenny & Duxbury, 2004; Rkman Lygre, Gjerdet & Bjo¨, 2004).

In realtà per la maggior parte dei pazienti con problemi di salute attribuiti all’amalgama dentale, segni oggettivi, o di sicurezza assoluta di reazioni avverse all’amalgama non possono essere confermati (Langworth et al., 2002; Villalaobos et al., 2004).

Ma tuttavia, nessuno può escludere la possibilità che l’amalgama dentale possa avere effetti deleteri sulla salute delle persone altamente sensibili (Needleman, 2006; US Food and Drug Administration, 2009).

Ciò pone il dilemma seguente: anche se non ci sono prove sufficienti per dare credibilità scientifica ad una diagnosi di sindrome di amalgama, quando i margini di sicurezza standard vengono a mancare, rendendo così impossibile escludere che per alcune persone l’ amalgama possa essere associata con un rischio per la salute dell’individuo come dobbiamo comportarci ? (Richardson et al., 2011).

Il campionamento prevedeva un gruppo di partecipanti selezionati per assicurare che una gamma di diverse età ed entrambi i sessi fossero rappresentati.

I partecipanti dovevano soddisfare i seguenti criteri: inizialmente erano indirizzati a visita specialistica per valutare eventuali reazioni legate all’amalgama dentale; non dovevano presentare nessun segno di reazioni allergiche da contatto all’amalgama dentale e quindi in teoria non erano pazienti a cui consigliare la rimozione delle otturazioni in amalgama; dovevano avere otturazioni in amalgama presenti; nessuna reazione sistemica correlabile alla presenza dell’amalgama; livelli di mercurio valutati da un esame iniziale; nessuna allergia ai compositi, resine o a materiali dentali; in comune avevano la perdita di fiducia nei medici per la risoluzione dei loro problemi …… così in un certo senso, tendevano a risolvere il problema per conto proprio. Oltre a cercare aiuto da medici e dentisti, anche i partecipanti avevano consultato fisioterapisti, chiropratici, medici di medicina alternativa e alcuni partecipanti un guaritore.

Nessuno era sicuro che la rimozione dell’amalgama avrebbe risolto il loro problema ma era felici di partecipare al protocollo. Per limitare l’esposizione dei pazienti al mercurio, la rimozione avveniva sotto diga e questo li faceva sentire protetti.

Dopo la rimozione nessuno dei partecipanti era in grado di essere certo che la loro situazione di salute fosse migliorata per la rimozione dell’amalgama a 5 anni dalla rimozione dell’amalgama possiamo riassumere il nostro lavoro, in base ai risultati ottenuti, con questo concetto: la rimozione dell’amalgama dentale aveva comportato per molti di loro la rimozione di un problema, ma non è chiaro quanto sia risultato importante sulla loro qualità di vita e quanto abbia inciso nel miglioramento ottenuto. I pazienti erano molto contenti di aver avuto rimosso tutte le loro otturazioni in amalgama, ma non sapevano raccontare se tutti i loro cambiamenti positivi fossero legati a questo motivo. Tuttavia, molti dei partecipanti hanno detto che per loro la rimozione dell’amalgama era stato un fattore molto importante perché significava poter togliersi una preoccupazione e quindi toglierla dalla lista dei fattori sospettati del malessere che pativano. Nessuno degli autori del lavoro è certo che la rimozione del materiale abbia migliorato la sintomatologia sistemica, si concorda sicuramente che rimuovere l’amalgama in pazienti sensibili migliori il loro stato psicologico, il loro stato di salute mentale e indirettamente quello sistemico.

 

Full text disponibile

 

Patients experiences of changes in health complaints before, during, and after removal of dental amalgam

THERESE T. SJURSEN, PhD student1, PER-EINAR BINDER, Professor2, GUNVOR B. LYGRE, Senior Researcher3, VIGDIS HELLAND, Senior Executive Officer3, KNUT DALEN, Dr Philos4 & LARS BJO¨ RKMAN, Principal Researcher1,3 1Department of Clinical Dentistry, Faculty of Medicine and Dentistry, University of Bergen, Bergen, Norway, 2Department of Clinical Psychology, Faculty of Psychology, University of Bergen, Bergen, Norway, 3Dental Biomaterials Adverse Reaction Unit, Uni Research, Bergen, Norway, and 4Department of Biological and Medical Psychology, Faculty of Psychology, University of Bergen, Bergen, Norway

 

senza-titolo5Presidente Airo prof. Luca Viganò