IL ruolo dell’odontoiatra e dell’igienista nella “medicina orale” preventiva del cancro oro-faringeo

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Tabacco e alcool sono stati, per anni, riconosciuti come i principali fattori di rischio per i tumori della cavità orale (bocca) che per i tumori orofaringei (gola). Il ruolo del papillomavirus umano (HPV) ha parzialmente stravolto i dati includendolo ai primi posti nell’eziologia dei tumori orofaringei.

Inoltre, c’è un significativo aumento del rischio per cancro orale tra i gruppi socioeconomici più bassi, il sesso maschile e l’età sono altri cofattori importanti.

Esiste una crescente evidenza per il ruolo fondamentale dei professionisti addetti alle cure primarie, del cavo orale (odontoiatri, igienisti) nel trasmettere l’informazione circa i danni legati al fumo, all’alcool, all’HPV.

Tuttavia, vi sono incertezze circa i migliori approcci o strategie per valutare i fattori di rischio, connessi al cancro orale, e gli interventi preventivi efficaci al cambiamento comportamentale del paziente al fine di ridurre il rischio.

Questo studio si propone di sintetizzare le prove sulla pratica migliore per una valutazione dei principali fattori di rischio comportamentali, associati al cancro orale e valutare gli interventi preventivi dei professionisti del settore dentale.

Il World Cancer Report 2014 ha posizionato i tumori della cavità orale e orofaringei al settimo posto come insorgenza, e al 9 ° in termini di mortalità nel mondo . Nel 2012, sono stati diagnosticati circa 442.760 nuovi casi di cancro orale, con 241.418 decessi segnalati in tutto il mondo . L’incidenza di cancro della cavità orale è marginalmente aumentato o rimasto stabile in tutto il mondo, mentre l’incidenza del cancro orofaringeo in rapida crescita negli uomini e nelle donne e nelle fasce di età più giovani (età ˂60 anni). In Scozia, il cancro orofaringeo presenta tassi superiori al cancro della cervice uterina, delmelanoma della pelle e dell’adenocarcinoma esofageo.

La Sopravvivenza del cancro orale è fortemente legata alla sua diagnosi precoce., questo fattore ha fatto sorgere diversi interrogativi verso la metodica di visita dello specialista orale, in particolare si pone l’attenzione su come la visita non deve essere limitata ai denti ma deve prendere in seria considerazione i tessuti molli, lo stile di vita del paziente , le Sue abitudini sessuali, la Sua condizione socioeconomica, il numero delle visite di controllo, ecc… fortificando il concetto di medicina orale come vero agente preventivo.

Il rischio di sviluppare il cancro orale aumenta con la frequenza (cioè numero di sigarette o di bevande al giorno o alla settimana) e durata (cioè anni di fumare o di bere) di tabacco e alcool. Inoltre, il rischio di cancro della cavità orale è aumentato utilizzando tabacco non da fumo (tabacco da fiuto), gli effetti combinati di tabacco e alcol sono superiori al multiplo di loro effetti individuali.

Recenti studi condotti negli Stati Uniti mostrano un aumentato i tassi di cancro orale, orofaringeo in particolare, attribuibile al papillomavirus umano (HPV) e soprattutto HPV16 che si trasmette sessualmente. Un’analisi INHANCE ha trovato un rischio aumentato del cancro orofaringeo associato a determinati comportamenti sessuali, avere più partner sessuali, sesso orale con più partner, rapporti sessuali in giovane età o rapporti sessuali con persone dello stesso sesso. Oltre ai fattori di rischio comportamentali, i principali fattori di rischio non modificabili includono lo stato socioeconomico, età e il sesso . Il cancro orale è più comune nei maschi che nelle femmine, due terzi dei casi di cancro del cavo orale si verificano negli uomini.

Altri fattori di rischio non comportamentali, implicati al rischio di cancro orale sono associabili con una vasta gamma di malattie (quali malattie cardiache, cancro, diabete, ictus e altre malattie orali).

L’OMS sostiene un approccio a livello globale del paziente.

Dopo l’identificazione del rischio, il professionista del cavo orale deve mettere in atto gli interventi preventivi necessari : consulenza specifica, consulenza comportamentale, intervalli di richiamo specifici per il paziente magari creando apposita segnaletica di attenzione

Alcune linee guida prevedono come 5-15 min di discussione motivazionale e/o supporto (counselling) risulti utile nell’informare il paziente sulla necessità di controlli mirati, la formazione di una nuova considerazione sul lavoro di prevenzione dell’odontoiatra e dell’igienista può migliorare sensibilmente l’aspetto professionale e contribuire a diminuire il rischio di cancro orale dei pazienti afferenti agli studi specialistici.

 

Full text disponibile

Assessment and prevention of behavioural and social risk factors associated with oral cancer: protocol for a systematic review of clinical guidelines and systematic reviews to inform Primary Care dental professionals Sweta Mathur, David I. Conway, Heather Worlledge-Andrew, Lorna M.D. Macpherson, and Alastair J. Ross

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