perdita denti

La recente letteratura evidenzia come la salute orale sia associata alle funzioni cognitive.

Circa 25 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza, con un’incidenza di circa 4,6 milioni di casi all’anno.

Numerosi ricercatori hanno dimostrato, su modelli animali, come una disfunzione masticatoria causata da avulsione di molari, la disarmonia occlusale o l’alimentazione eccessivamente morbida, induca modificazioni patologiche a livello dell’ippocampo e della corteccia cerebrale.

Queste alterazioni comportano deficit mnemonici e di apprendimento.

Sorprendentemente, tali deficit venivano parzialmente colmati non appena ripristinata la funzione masticatoria.

Negli umani, inoltre, recenti studi su neuro immagini hanno mostrato come alcune regioni cerebrali correlate alla memoria e all’apprendimento vengano attivate durante l’attività masticatoria. Una delle spiegazioni fornite consiste nell’aumento del flusso ematico a livello cerebrale, favorito dall’attività dei muscoli del distretto oro-faciale coinvolti nella masticazione. Questo maggiore afflusso vascolare sembra induca un’attività protettiva nei confronti della degenerazione cerebrale e del declino cognitivo.

Un gruppo di ricercatori ha recentemente effettuato una revisione accurata della letteratura, con l’obiettivo di esaminare sistematicamente se: una scarsa salute orale ed i suoi indicatori (presenza di un numero inferiore a 20 elementi dentari e contestuale malattia parodontale attiva) portino ad una menomazione cognitiva ed alla sua espressione patologica, la demenza.

Dati prodotti da diversi studi, mostrano come il rischio di menomazione cognitiva e demenza aumentino con l’aumentare della perdita degli elementi dentari.

In accordo con la maggior parte degli studi analizzati, le conclusioni indicano che individui con una dentizione sub-ottimale (meno di 20 elementi dentari presenti nel cavo orale) hanno un aumento del 26% di rischio di declino cognitivo e del 22% di sviluppare demenza.

Sono tre le ipotesi circa i meccanismi che potrebbero intervenire nell’associazione tra perdita degli elementi dentari e la menomazione cognitiva.

  • Il fattore principale è la ridotta stimolazione cerebrale dovuta alla scarsa attività masticatoria
  • Lo scarso apporto nutritivo a livello cerebrale indotto dal minore afflusso vascolare
  • Il terzo elemento è dato dal coinvolgimento costante della malattia parodontale nelle patologie cognitive.

Ulteriori studi in merito dovranno essere effettuati, al fine di approfondire ed identificare i processi biologici alla base della correlazioni sopra elencate e la demenza.

 

 

 

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JDR Clinical & Translational Research

‘Tooth Loss Increases the Risk of Diminished Cognitive Function: A Systematic Review and Meta-analysis’

Cerutti-Kopplin D., Feine J., Padilha D.M., de Souza R.F., Ahmadi M., Rompré P., Booij L., Emami E.