Obesità e malattia parodontale: la “medicina orale” valuta le connessioni bidirezionali.
L’obesità è un eccesso di grasso corporeo rispetto alla massa corporea magra. La misura più comunemente usata per valutare il grasso corporeo è l’indice di massa corporea, che è definito come il peso di una persona in chilogrammi diviso per il quadrato della sua altezza in metri. L’Organizzazione mondiale della sanità e il National Heart, Lung e il Blood Institute (NHLBI) hanno classificato tramite specifiche tabelle la valutazione di sovrappeso e di obesità sia in età adulta che nell’infanzia. ( le tabelle sono a disposizione degli iscritti ). La circonferenza dell’ addome è un indicatore importante del grasso viscerale addominale. L’evidenza suggerisce che il grasso addominale comporta un rischio per la salute superiore a quello del grasso periferico e che la componente del grasso viscerale ha una correlazione più forte con un aumento del rischio patologico. Indicativamente viene indicato come un rischio alto quando la circonferenza della vita è ‡ 88 cm per le donne e ‡ 102 cm per gli uomini.
Fin agli anni 80, la prevalenza di sovrappeso e obesità tra gli adulti, e di sovrappeso tra i bambini, è stata relativamente costante. Circa il 13% degli adulti erano obesi e il 5% dei bambini erano in sovrappeso. A partire dagli anni 90 questi dati sono aumentati in modo considerevole fino a raggiungere il 31% (59 milioni) degli adulti americani obesi. Più del 65% degli adulti negli Stati Uniti sono in sovrappeso e il 15,8% dei bambini di età compresa tra 6-11 anni, e il 16,1% degli adolescenti di età compresa tra 12-19 anni, sono in sovrappeso. In un periodo relativamente breve di tempo, la prevalenza di obesità tra gli adulti ha raddoppiato, e la prevalenza di sovrappeso tra i bambini e adolescenti è triplicato.
Ma quali sono le connessioni le parodontopatie e l’obesità ? Perché gli strumenti diagnostici ci possono aiutare a migliorare le cure e la salute a questo gruppo di pazienti?
La risposta risiede in 2 aspetti fondamentali genetica e infiammazione. Ovviamente noi valutiamo i pazienti obesi e le loro connessioni orali è chiaro che il paziente obeso risulta un paziente fortemente a rischio per le patologie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione, eccc
Recenti studi dimostrano chiaramente una componente genetica nell’obesità umana.
L’interleuchina- 6 secreta dal tessuto adiposo umano è prodotta in maggiore quantità dal grasso addominale (o viscerale) rispetto al grasso sottocutaneo .
Elevati livelli di interleuchina6 sono associati ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari in uomini sani. Nonostante la sua associazione con le patologie cardiovascolari, i dati dimostrano anche i suoi ruoli nell’indurre la lipolisi e l’aumento di peso.
L’obesità è anche associata al fattore di necrosi tumorale ( TNFa ) che è secreto dai macrofagi accumulati in addominale, si pensa che l’aumento nella circolazione di TNFa da tessuto adiposo contribuisca ad aumentare la resistenza all’insulina e induce ad un aumento della proteina C reattiva causando infiammazione sistemica generale.
Molti studi recenti suggeriscono una relazione tra malattia parodontale e l’obesità . Uno studio giapponese dimostra che aumentando l’indice di massa corporea avremo un aumento del rischio di parodontite.
Dati analizzati dal National Health and Nutrition Examination Survey hanno riportato una significativa associazione tra le misure di grasso corporeo e la malattia parodontale. Dati recenti evidenziano che il tessuto adiposo serve da serbatoio per le citochine infiammatorie , è possibile che l’aumento di grasso corporeo aumenta la probabilità di una risposta infiammatoria nella malattia parodontale.
Oltre agli effetti potenzialmente negativi che l’obesità può avere sul parodonto , l’obesità può anche influenzare negativamente la sicurezza di sedazione endovenosa e l’efficacia dell’anestesia regionale di blocco. La valutazione della funzione polmonare è essenziale prima di impegnarsi in qualsiasi forma di
anestesia.
Obesità e studio dentistico: il riconoscimento di questa patologia tra i professionisti del settore dentale è fondamentale. Esistono poche informazioni per quanto riguarda l’esperienza degli operatori sanitari di questo settore e la gestione dell’obesità. In una intervista su 464 tra studenti di igiene dentale ed odontoiatri, la maggioranza ha riconosciuto di avere scarse informazioni in merito al trattamento specifico dei pazienti obesi.
Dato l’effetto potenzialmente negativo dell’obesità sulla salute orale, i professionisti dentali trarrebbe beneficio dalla inclusione di formazione nei piani di studio e nella formazione medica continua di questa patologia.
Impatto dell’obesità sulla salute orale: lo screening sanitario da parte dei fornitori di salute orale potrebbe avere un impatto significativo sulla prevenzione dell’obesità e sulla gestione, molti pazienti possono essere intercettati per cure odontoiatriche prima ancora che per la normale assistenza medica.
Conclusione: l’obesità ha assunto proporzioni epidemiche, sia negli U.S.A. che a livello internazionale. Gli odontoiatri, gli igienisti devono essere impegnati nel processo decisionale di collaborazione con il paziente circa la loro cura sia locale che sistemica. Ricordando come sempre di più viene validato il concetto di medicina orale.