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Le malattie autoimmuni sono il risultato di risposte immunitarie specifiche contro le strutture componenti dell’organismo ( cellule,tessuti e/o organi ).Il sistema immunitario è un’intricato costellazione di elementi cellulari e molecolari che si sono evoluti per proteggere il corpo contro l’attacco di agenti esterni. In condizioni di normalità, il sistema immunitario esibisce tolleranza (incapacità di reagire) a molecole riconosciute come self e quindi non risponde alla presenza di elementi (acidi nucleici , proteine,…) che sono espressi nei tessuti endogeni.Quando l’auto-tolleranza viene persa, viene attivato il sistema immunitario contro una o più delle molecole del corpo. Questa sorta di guerra civile nei confronti del tessuto autologo derivante dalla perdita della self-tolleranza è il segno distintivo delle malattie autoimmuni (AIDx).

Le malattie parodontali sono caratterizzate da infezioni localizzate e infiammatorie indotte da batteri anaerobi gram-negativi facenti parte del microbioma orale. Nel 1965, Brandtzæg e Kraus sono stati i primi a postulare la base autoimmune nella patogenesi della malattia parodontale. Questa considerazione è stata però quasi non considerata o scarsamente considerata fino al momento in cui sono state valutate le strette correlazioni con le patologie auto-immuni sistemiche.

Il numero, in costante aumento,delle ricerche che hanno dato sostegno al concetto di una componente autoimmune della malattia parodontale e delle Sue correlazioni getta una luce completamente diversa sulla diagnosi e terapia della malattia parodontale (M.P.)
Infezioni virali e batteriche possono svolgere un ruolo determinante come fattore esogeno, innescando la risposta autoimmune. L’attivazione e l’espansione clonale dei linfociti autoreattivi è un passo fondamentale nella patogenesi delle malattie auto-immuni.
Gli agenti infettivi agiscono come un fattore stimolante di tali risposte. L’esistenza di un microrganismi nelle tasche parodontali può non solo stimolare la produzione di anticorpi al patogeno presente localmente ma anche stimolare la produzione di autoanticorpi diretti ai componenti del siero o del tessuti parodontale degenerato.

Parecchi ricercatori hanno riferito un’associazione fra un’alta incidenza degli antigeni e determinate malattie autoimmuni,ad esempio,l’artrite reumatoide,il lupus eritematoso sistemico,ecc.

L’influenza delle alterazioni delle risposte immunitarie legate alla predisposizione genetica è particolarmente valutata nei pazienti con parodontite giovanile.
Le citochine sono fattori fondamentali da valutare nella progressione della malattia parodontale e in particolare le loro alterazioni (polimorfismi) .
L’artrite reumatoide (RA) presenta meccanismi comuni e una forte associazione epidemiologica alla malattia parodontale. L’eziologia di RA rimane sconosciuta, ma esiste una forte associazione tra gli anticorpi presente nel liquido sinoviale infiammato dei pazienti affetti da RA e quelli presenti nei pazienti parodontali. Il trattamento della malattia parodontale sembra migliorare la gravità dell’artrite reumatoide e contemporaneamente è in grado di diminuire i biomarker pro-infiammatori di attività della malattia.

La comprensione e il successo nel trattamento delle malattie autoimmuni continua ad essere una sfida notevole. Le ricerche attuali sul meccanismo autoimmune della malattia parodontale aprono porte completamente nuove sul riconoscimento e trattamento di altre patologie immunitarie.
Ci sono prove più che sufficienti per citare come l’ aspetto di autoimmunità parodontale potrebbe essere la ragione principale, l’inizio e la progressione di malattie autoimmuni sistemiche.
Questo indica che la parodontite può essere un motivo per l’esacerbazione di parecchie autoimmunità, di patologie proliferative o degenerative. Molte ricerche hanno stabilito che questi fattori partecipano nell’inizio della formazione della lesione. L’autoimmunità, il suo ruolo nella patogenesi parodontale sono alla base di fattori comuni nel corso delle progressioni della malattie autoimmuni.
Lo studio del microbioma,la creazione di una figura come il medico orale può aiutare in modo concreto la visione di una patologia locale ( malattia parodontale ) strettamente associata a patologie sistemiche.

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