L’agopuntura tradizionale cinese ha una storia di oltre 2500 anni ed è una delle terapie complementari più note. L’agopuntura stimola il sistema nervoso alterando l’elaborazione e la percezione dei segnali algici, inducendo il rilascio di sostanze come le endorfine e la serotonina. È stato dimostrato che l’utilizzo di agopuntura può essere un valido supporto in ambito odontoiatrico.

Questo antichissimo e attualissimo strumento di cura in Italia è riconosciuto dalla Cassazione come atto medico e pertanto la sua pratica è destinata ai medici e agli odontoiatri.

La sorprendente attualità è data da molteplici implicazioni che essa possiede. Innanzitutto è un mezzo terapeutico con una visione globale dell’uomo (olismo) che considera la malattia come il risultato di uno squilibrio del corpo di tipo nervoso, endocrino, emopoietico, umorale, emotivo che si manifesta in un particolare distretto o funzione corporea.

L’infissione degli aghi attiverebbe una reazione del corpo verso sistemi di autoguarigione come ad esempio la secrezione da parte dei surreni di corticoidi o la produzione da parte della milza di linfociti o ancora la reazione del sistema nervoso centrale come risulta dai cambiamenti della corteccia cerebrale dimostrati dalla risonanza magnetica. Il tutto con effetti secondari minimi e facilmente prevedibili e gestibili.

Altra considerazione importante è la costante azione sedativa che promuove l’agopuntura con sensazione di benessere psicofisico che oggi è molto ricercata nella nostra popolazione sottoposta a condizioni di vita stressanti. Tutto questo alla luce di evidenze che sono scaturite dai lavori effettuati a livello mondiale.

Se poi si ha la volontà di immergersi nel mondo della medicina tradizionale cinese con uno stravolgimento del pensiero scientifico, si scoprono i molteplici legami che hanno organi, visceri, funzioni, emozioni, tessuti, organi di senso, fattori climatici, ambiente, energia (qi).

In particolare, in ambito odontoiatrico, le applicazioni sono una piccola parte delle indicazioni che ha l’agopuntura in medicina generale, ma ormai esistono molteplici evidenze scientifiche che il cavo orale è strettamente legato con diverse funzioni del corpo, e a queste è strettamente connesso.

Alcuni autori affermano che l’agopuntura ha un indicazione anche sull’artrite reumatoide, questo evidenzia un discorso di azione globale a livello sistemico, così come in altri articoli è stata messa in evidenza la possibile connessione dei batteri orali con l’innesco di questa patologia che da sempre era considerata esclusivamente ad eziopatogenesi autoimmune.

 

Ad oggi, questo mezzo terapeutico è ancora poco conosciuto e praticato in odontoiatria perché il suo insegnamento non ha un livello di diffusione tale da renderlo fruibile su larga scala.

L’agopuntura può essere utilizzata per gestire una gamma completa di disturbi in odontoiatria. Questo approccio terapeutico può fornire nuove speranze per i pazienti con disturbi che non possono essere gestiti con le modalità di trattamento convenzionali.

Valutiamo ora alcune delle condizioni per le quali l’agopuntura può essere utilizzata in ambito odontoiatrico.

INDICAZIONI ORALI:

Dolore dentale-  Anestesia-       Odontofobia-       Controllo della nausea e dell’emesi-       Dolore temporo-mandibolare (TMJ) –       Disturbo temporo-mandibolare (TMD)-       Dolore o spasmo muscolare cronico –       Dolore atipico del viso (PIFP)-       Mal di testa muscolotensivo(cefalea, emicrania)-       Xerostomia (sindrome della bocca secca)-       Dolore nervoso, nevralgia del trigemino –       Lesioni nervose parziali dell’alveolare inferiore-       Parestesia o anestesia orale o delle strutture peri-orali.-       Paralisi facciale a frigore-       Dermatite periorale-       Trisma

INDICAZIONI EXTRAORALI:

patologie osteoarticolari: artrosi cervicale, nevralgia occipitale, cervicobrachialgia, periartrite della spalla, artrosi della spalla, epicondilite, tendinite, artrite della mano, dorsalgie,nevralgia intercostale, lombosciatalgia, coxartrosi, coxalgie, gonartrosi, artrosi del piede, metatarsalgia, cefalea muscolotensiva, sindrome delle gambe senza riposo.

patologie neurologiche : nevralgia del trigemino, cefalee, spasmi mux, crampi mux, paralisi del facciale da freddo, herpes zoster, sordita’, acufeni.

disturbi psichici: stati d’ansia, insonnia, depressione minore, dipendenda da fumo, stanchezza cronica,

patologie respiratorie: rinite allergica, sinusite, asma ( coadiuvante)

disturbi circolatori: vertigini, palpitazioni, pressione bassa, circolazione venosa arti inferiori, cellulite(coadiuvante), esiti di ictus(coadiuvante), lifangite. cefalee vasomotorie

disturbi urogenitali: amenorrea semplice, disturbi del ciclo mestruale, infertilita’ (coadiuvante), dismenorrea, disturbi sessuali maschili e femminili, cistiti non batteriche, ritenzione idrica, enuresi notturna, eiaculazione maschile precoce, emorragia uterina,

disturbi digestivi: colite, gastralgie, diarrea funzionale, stitichezza, nausea, emorroidi

disturbi dermatologici: eczema, psoriasi (coadiuvante), orticaria, herpes zoster(coadiuvante), acne, vitiligine, dermatite periorale, cellulite (coadiuvante)

Conclusioni

Varie sperimentazioni cliniche stanno dimostrando che l’agopuntura potrebbe svolgere un ruolo importante e complementare alle modalità convenzionali di trattamento odontoiatrico. Il vantaggio dell’agopuntura è legato alla sua assenza di tossicità, non induce reazioni avverse o nel caso sono trascurabili e generalmente è sicura. I suoi effetti terapeutici sono molteplici , anche se i meccanismi, come questi effetti avvengano, non sono ancora completamente compresi. Un migliore comprensione dei meccanismi fisiologici dell’agopuntura darebbe indurrebbe la definitiva consacrazione del suo utilizzo.Studi sperimentali sono attualmente in atto per confermare le applicazioni dell’ agopuntura in odontoiatria e in altre aree. AIRO approfondirà questa tematica fornendo ulteriori informazioni in merito e relative applicazioni in ambito odontoiatrico.

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Revisione letteratura Dott. Paolo Visalli