REVISIONE DELLA LETTERATURA

Helicobacter pilori è un batterio gram negativo flagellato acido-tollerante il cui habitat naturale è il muco gastrico. La resistenza al ph acido 1-2 gli è conferito dalla produzione dell’enzima ureasi che crea intorno al batterio un ambiente compatibile con la sua esistenza. Una volta insediatosi nello stomaco produce metaboliti tossici che possono causare danni alle cellule della mucosa come gastrite, ulcera peptica o addirittura cancro gastrico.

l’urea breath test (UBT) è una tecnica diagnostica non invasiva ampiamente utilizzata in gastroenterologia per la diagnosi da infezione da helicobacter pylori. Il breath test sfrutta l’elevata capacita ureasica del batterio per diagnosticare l’infezione ma non può essere in grado di diagnosticare l’helicobacter pylori orale. Infatti anche con un risultato negativo di UBT i pazienti possono avere un infezione nel cavo orale . Gli studi hanno dimostrato che esiste una forte correlazione tra lo stomaco e la cavità orale, e in un paziente infetto da helicobacter pylori a livello gastrico è stato trovato lo stesso microorganismo a livello orale. Questo fatto potrebbe spiegare perché esiste una recidiva di infezione gastrica dopo l’eradicazione tramite terapia antibiotica (13% il primo anno aumentando al 18% il secondo e terzo anno ).

Recenti studi clinici hanno mostrato che helicobacter pylori può colonizzare la placca batterica e i canali radicolari dei denti trattati endodonticamente dove questo ultimo sito può diventare un serbatoio e una fonte di trasmissione del batterio. Inoltre è stata confermata la presenza del batterio a livello orale in pazienti con recidive a livello gastrico. Alcuni studi hanno trovato una stretta correlazione tra stomatite aftosa ricorrente e infezione gastrica da helicobacter pylori dove quest’ultimo può avere un ruolo eziologico. Inoltre possono esserci correlazioni anche con le lesioni orali da lichen planus e leucoplachia.

Studi clinici fatti analizzando 4504 pazienti affetti da helicobacter pylori nell’arco di 10 anni hanno mostrato una stretta correlazione tra la malattia parodontale avanzata ( con tasche parodontali >5mm ) e la presenza di anticorpi dell’helicobacter pylori in cavità orale. Nei pazienti con un parodonto sano c’è una prevalenza di helicobacter pylori del 15,38% diversamente dai pazienti con la malattia parodontale conclamata dove la prevalenza del batterio è del 72,73% .

Il tasso di recidive è ancora alto e il motivo principale è che la maggior parte dei medici gastroenterologi ignorano la presenza del batterio nella cavità orale e considerano solo il trattamento a livello gastrico. Ma considerato che l’helicobacter pylori risiede nella placca batterica a livello orale questa’ultima grazie alla barriera del biofilm batterico non viene penetrata dai farmaci introdotti per il trattamento dell’infezione gastrica. Di conseguenza tramite il riflesso della deglutizione l’helicobacter pylori può essere trasportato a livello gastrico e ricolonizzarlo provocando così una recidiva.

In una revisione sistematica e una meta-analisi che hanno incluso 48 articoli e 12 studi oltre a confermare la stretta correlazione tra l’ infezione dell’helicobacter pylori gastrica e la sua presenza in cavità orale hanno visto che una combinazione di trattamento parodontale tramite full-mouth disinfection associata alla terapia farmacologica può aumentare il tasso di successo dell’eradicazione dell’helicobacter pylori dallo stomaco e ridurre il rischio di recidive . Gli autori suggeriscono che la combinazione dei trattamenti su entrambi i siti va eseguita prima possibile. Il trattamento della malattia parodontale può aiutare a migliorare i sintomi dei pazienti dispeptici.

Helicobacter pylori può contaminare lo spazio lavorativo del professionista odontoiatrico, resistendo su superfici ambientali per tempi che possono raggiungere le 72h. Riuniti odontoiatrici e gli strumenti non adeguatamente sterilizzati posso essere una fonte di cross contamination e costituire rischio aggiuntivo per il paziente e l’operatore.

Sono reperibili studi controversi sulla presenza reale dell’ helicobacter pylori nella cavità orale. Infatti gli scienziati discordanti affermano che la presenza del batterio sia solo dovuta al reflusso gastro-esofageo che trasporta i batteri dalla mucosa gastrica alla cavità orale e che in bocca ci siano solo dei frammenti morti . Gli autori consigliano di porre attenzione alle conclusioni giunte in base ai test effettuati in cavità orale visto che nel microbioma orale esistono diversi microorganismi che al microscopio si presentano con la stessa forma flagellata dell’helicobacter pylori ( esempio Treponema pallidum) oppure possono avere una simile attività ureasica ( come lo streptococco o actinomycetemcomitans).

Diversi studi presi in considerazione in questa revisione confermano che l’incidenza di successo dell’eradicazione dell’infezione dello stomaco potrebbe aumentare dal 21% al 95 % se venisse considerato anche il cavo orale come sito d’infezione dell’helicobacter pylori. Nella revisione presa in considerazione è stata dimostrata una stretta correlazione tra la cavità orale e lo stomaco ,e la necessità di prendere in considerazione altri sistemi diagnostici per rintracciare l’helicobacter pylori nella cavità orale.

In attesa di avere altri sistemi diagnostici più attendibili per diagnosticare la presenza dell’infezione a livello orale e di studi scientifici non discordanti fra di loro, considerando che un trattamento della malattia parodontale nei pazienti affetti da helicobacter pylori non comporta dei effetti collaterali negativi e nemmeno costi troppo elevati, allora perché non prendere in considerazione un trattamento globale del paziente infetto . Una visione più completa della salute del paziente porterebbe vantaggi sia alla salute orale e quella gastrica che a migliorare le sue condizioni di vita .

 

REFERENCE:

Yee JK. Helicobacter pylori colonization of the oral cavity: A milestone discovery. World Journal of Gastroenterology. 2016;22(2):641-648. doi:10.3748/wjg.v22.i2.641.

Navabi N, Aramon M, Mirzazadeh A. Does the presence of the Helicobacter pylori in the dental plaque associate with its gastric infection? A meta-analysis and systematic review. Dent Res J (Isfahan) 2011;8:178–182.